Dio è il giudice

Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia. (Giovanni 7:14 NR)

Nel nostro percorso di Cristiani a volte può sorgere qualche confusione tra l’obbedienza al comandamento di Gesù di “non giudicare, affinché non siate giudicati” (Matteo 7:1) e “giudicare secondo giustizia”. Ci viene comandato sia di non giudicare e condannare gli altri sia di giudicare secondo giustizia, e ciò comporta discernere, valutare e differenziare tra ciò ch’è giusto e ciò ch’è sbagliato.

Non dare giudizi critici non significa che non possiamo o non dobbiamo valutare se una cosa è giusta o sbagliata, e misurarla secondo i parametri divini, basando su questo le nostre convinzioni.

Mentre è normale, e a volte necessario, valutare ed esaminare le decisioni e le azioni degli altri e misurarle secondo la nostra scala morale, ciò non vuol dire che dovremmo trattare la gente in maniera fredda e critica, affrettandoci a condannare gli altri per le scelte che hanno fatto nella vita.

Solo Dio è in grado di giudicare in modo saggio ed equo.

Come Cristiani, non dovremmo sentirci obbligati a giudicare ogni atteggiamento o ogni azione altrui. Dovremmo essere più interessati ad aiutare le persone e a portarle in Cielo con amore, piuttosto che giudicarle sulla terra.

Dio è il giudice; conosce il cuore delle persone e capisce tutto di loro come noi non saremo mai in grado di fare. [1]

Preferisco credere sempre il meglio di una persona; mi risparmia un
sacco di problemi. - Rudyard Kipling (1865–1936)

[1] Ancora Giudicare secondo giustizia

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