In attesa che il vento cambiasse
L'Eterno è buono con quelli che sperano in lui, con l'anima che lo cerca. (Lamentazioni 3:25)
L’altro giorno ho fatto una passeggiata con mia moglie sulla riva di un lago e ci siamo goduti la sua bellezza — le montagne aspre che sorgono su entrambe le sponde, il fiume che vi affluisce e lo rifornisce d’acqua fresca, gli uccelli che galleggiano sulle onde, i colori in continuo cambiamento e il sole che si riflette sulla sua superficie trasformandola in una corrente d’oro scintillante. Il grande specchio d’acqua e le montagne circostanti offrono un microclima unico, riparato e piacevole.
Di mattina solitamente c’è una brezza che scende da nord, mentre nel pomeriggio cambia direzione e soffia più forte da sud, dal lago. In quel momento era mezzogiorno, «tra un vento e l’altro», così le barche erano ferme, in attesa che il vento cambiasse.
Poi mi è venuto in mente che a volte anche noi ci troviamo «tra un vento e l’altro».
A quel punto dobbiamo solo aspettare che il vento riprenda e gonfi le nostre piccole vele per rimettere in moto la barca.
Possiamo continuare a mirare in alto, a sognare in grande e a fare del nostro meglio in qualsiasi umile compito Lui ci affidi. Comunque, quando siamo «tra un vento e l’altro», non serve a niente cercare di soffiare nelle nostre vele. Sta a Dio mandare il vento nella direzione e nel momento che ritiene migliori per noi. —Paul Valour [1]
Aspettare Dio richiede la disponibilità ad accettare l'incertezza, a portare dentro di sé la domanda senza risposta, elevando il cuore a Dio ogni volta che essa invade i propri pensieri. —Elisabeth Elliot
[1] Contatto Tra un vento e l’altro