Mi ama per quel che sono!

Gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. (1 Pietro 5:7)

 Mi è sempre piaciuto l’apostolo Pietro. Commetteva un sacco d’errori, apriva la bocca al momento sbagliato, non voleva essere costretto a perdonare suo fratello e alla fine ha perfino rinnegato Gesù — tre volte.
 Come Pietro, ognuno di noi commette errori, ha momenti in cui non perdona chi l’offende e certamente ognuno di noi ha deluso il nostro Salvatore. Io so di averlo fatto molte volte.
 Sono arrivata al punto in cui mi sono guardata, ho visto tutti gli sbagli che ho fatto e ho concluso che sono una persona terribile. Non sempre sono onesta, mi arrabbio, sono pigra, litigo molto, sono sarcastica e critica… e la lista continua.
 Forse Dio mi ama per quello che potrei essere, ho pensato. È una cosa che ha senso. Così ho cercato di essere quella persona. Amorevole, buona, servizievole, sempre pronta a ispirare e incoraggiare gli altri.
 Be’, il piano era quello, ma anche i piani migliori sono inutili, se non vengono messi in pratica. Non ci sono riuscita. Ho cercato di essere migliore, ma adesso che ero consapevole dei miei difetti sembrava che non riuscissi a fare altro che commettere errori. Nonostante tutti i miei sforzi non riuscivo a essere la persona che potevo essere, quella che pensavo Dio amasse tanto.
 Poi m’è venuto in mente: Dio non mi ama per la persona che potrei o dovrei essere. Mi ama per quel che sono. Una persona guasta, spezzata, deludente. Non ha bisogno di un motivo per amarmi. E questo vale per tutti. —Amy Joy Mizrany [1]

 Gettare il nostro fardello su Dio significa appoggiarsi alla sua provvidenza e alle sue promesse, e stare tranquilli nella certezza che tutto andrà per il meglio. —Matthew Henry

[1] Contatto La scoperta migliore

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